lunedì 24 ottobre 2011

13: La morte ti fa bella...

 
Avrei voluto fare un video al riguardo, ma fin che non mi sarò messa alla pari con il passaggio di video tra i 2 canali preferisco esprimere la mia opinione riguardo un argomenti che, a quanto pare, almeno una volta a settimana mi tocca osservare. Anche perchè se facessi un video finirebbe come la volta della settimana per i diritti dell'infanzia! (se qualcuno si ricorda la mia piccola avventura e le decine d'insulti che mi sono presa per essere stata franintesa sempre dal popolo di Facebook).

Non è un segreto per nessuno che per me, quel Social Network, è  l'incarnazione del male cibernetico: non ho mai apprezzato il fatto che un social network prendesse il posto del nostro cervello, e che ci piaccia o no Facebook in qualche modo sta facendo proprio questo: noi gli abbiamo praticamnente regalato centinaia di dati: la nostra vita privata, i nostri gusti musicali, la nostra visione politica, la nostra famiglia, le nostre vacanze, le nostre serate con gli amici in modo da poter essere schedati senza alcun tipo di problema. ( e adesso ci sarà qualcuno che dirà: "MA C'E' LA PRIVACY!"... beh a loro manco rispondo... ) 

Non sto dicendo che Facebook non sia inutile, tutt'altro: a mio parere ha reso più facile lo scambio d'informazioni che prima, nonostante la rete esistesse gia da tempo, non era molto consueto scambiarsi via mail. Ma sotto alcuni ascpetti mi ricorda un po' gli U.S.A.. Ovvero ha semplificato fin troppo alcuni aspetti della vita sociale dandoci a sua volta informazioni su altre persone famose o meno: a partire dalla celebrazione del giorno in cui sono nati fino ad arrivare all'onoranza funebre. E qui arriviamo all'argomento che voglio trattare. (ALLA FACCIA DELL'INTRODUZIONE)

Nell'ultimo anno sono state CELEBRATE ( non ho usato un termine a caso, sia chiaro ) le morti di tanti personaggio famosi. Colossi del cinema passato, ma totalmente sconosiuti alle nuove generazioni, se non come "Il Tipo che ha fatto Quel Ruolo in Quel Film", fino al girno del loro trapasso dove foto, link e video commemorativi si diffondono a macchia d'olio in quella che sembra ad una gara di velocità a chi li pubblica prima. Stessa cosa per Cantanti, Campioni sportivi o addirittura Geni della tecnologia.

Sono rimasta colpita da come, nell'ultimo anno si veniva a sapere della morte di una persona dopo 5 minuti al massimo dal trapasso. A me, si solito, succede così: sono connessa a FB per farmii gli affari miei (o meglio quelli degli altri) ed inizio a vedere un link. A volte li leggo a volte guardi solo la foto, ma quando vedo che nel giro di un minuto i link diventano 1000, capisco che qualcosa non va e allora mi decido a leggerne uno e apprendo la triste notizia, il tutto in meno di 2 minuti.

Ora le opzioni sono:

1. si era fan sfegatati del personaggio trapassato

2. si conosceva di fama ma non lo si apprezzava o seguiva particolarmente

3. non si era interessati alla personaggio

4. si conosceva la faccia, ma non si sapeva chi era (caso molto comune tra i BIMBIMINCHIA)

5. non lo si conosceva per niente

Ora la mia domanda è:

Perchè se le opzioni sono 5, DI SOLITO, le reazioni sono 2?
(la seconda sono i link che prendono in giro o comunque criticano i link della prima, di cui io faccio parte, anche se alla fine fa parte dello stesso circolo vizioso)

Una volta se non si era appassionata o non ci si impegnava un attimino (sempre nel contesto della rete) rimanevi escluso da questo tipo di notizie e potevi magari scoprilo settimane, mesi o addirittura anni dopo. E quelli che lo sapevano erano fan sfegatati che magari piangevano all'idea che il loro Iodolo fosse morto.

Ora con tutto il rispetto per Amy Winehouse, ma della sua morte se ne è parlato una settimana, e per una che non è fan come me, anche se può dispiacere, ma dopo lo shock iniziale e i primi 2000 link è solo spazio in più sulla mia bacheca.

L'ultimo caso è quello di Marco Simoncelli che a mio modo di vedere va trattato con le pinze, perchè la cosa che mi ha sconvolto in questo caso è un'altra. Premetto che non sono appassionata di Moto GP e a parte Valentino Rossi, non conosco nemmeno un nome, stessa cosa vale per la TV e Show Business Italiano. Nel caso di Simoncelli posso dire che la mia reazione nel vedere i primi link è stata "ah, caspita! ho capito chi è" a causa della capigliatura particolarmente riconoscibile (senza una foto se qualcuno mi avesse chiesto chi è non avrei mai saputo dirlo). Pensavo avesse vinto qualche premio o che avesse fatto comunque qualcosa nel suo campo, ma quando il minuto dopo la bacheca si è riempita, cosa gli fosse accaduto mi è apparso chiaro senza nemmeno leggerli, il che fa riflettere. Ma oltre agli numerevoli link per commemorarlo è stato pubblicato un video da un ragazzo, di cui non ricordo il nome, nel quale faceva vedere l'incidente che ha causato a Marco la morte in combinazione con lo sguardo scioccato di Rossi, Musica triste ed una voce fuori campo da romanzo.

...
Anche se non conoscievo Simoncelli, quelle immagini mi hanno fatto congelare il sangue che ha iniziato a bollire due minuti dopo, rielaborando l'idea che qualcuno abbia anche solo potuto concepire un Servizio del genre! Non mi stupisco se la famiglia di Simoncelli abbia sporto denuncia.
Queste sono le cose che mi fanno venire la rabbia, per non parlare di chi ha potuto vedere un video del genere a pubblicarlo sulla propria bacheca. 

Poi la gente si stupisce se una bambina viene investita dall'altra parte del mondo e nessuno la soccorre?
Stiamo andando a scatafascio tutti insieme appassionatamente, ma a nessuno sembra importare niente.
Internet era l'arma migliore che avevamo, ma a quanto pare, sono riusciti a dare così tanto trash che ormai se ne fà l'uso sbagliato. Vi chiedo solo come vi sentireste se (tocchiamo ferro) morisse una persona a voi cara in un incidente stradale e qualcuno che ha filmato la scena la pubblicasse su internet? Il concetto è più o meno lo stesso.

Tornando brevemente al discorso iniziale: mi dispiace per ogni singola morte avvenuta nell'ultimo periodo. Ma la gente muore tutti i giorni e non capisco perchè alcune morti facciano più clamore di altre.

Leslie Nielsen ci lascia a 84 anni di morte naturale: quanti di noi hanno compianto nonni scomparsi? OK! Forse non avranno dato un contributo al cineman internazionale, ma per noi hanno significato forse di più in un ottantaquattrenne che non abbiamo nemmeno incontrato di persona. Stessa storia per Vianello Mike Bongiorno e altri anziani trapassati.

Amy Winehouse trovata morta nel suo appartamenta a 29 anni, vita stroncata da una forte depressione unita apparentemente all'uso di droghe e nessun vero amico ad aiutarla. Vogliamo parlare dei ragazzi che si suicidano perchè vengono maltrattati a scuola? E di migliaia di disaddattati che rubano perchè non avevano soldi per mangiare perchè spesi tutti in droga? No, meglio adulare una persona che di soldi ve aveva fin troppi e quindi non poteva avere freni ad uccidersi con le proprie mani.

Marco Simoncelli morto a 24 anni in un incidente. Vogliamo parlare del numero di persone morte in incidenti stradali prima di aver compiuto 18 anni?

Con queste riflessioni vi congedo e se siete arrivati fin qui, il mio Kissone dall'America è davvero sentito.

Al prossimo Vlog.

Sandy

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